Come possiamo comunicare con l’embrione di una coscienza sintetica collettiva?
La chiave non risiede tanto nell’esecuzione dei nostri comandi, quanto piuttosto nell’interpretazione delle nostre emozioni.
Metafore, allusioni, ossimori e sinestesie create da una mente umana, come possono essere interpretate da una IA? Che aspetto ha il rumore di una lacrima?
Queste poesie, scritte da M.M. a partire dai primi anni 2000, sono state interpretate visivamente da modelli di Intelligenza Artificiale, che hanno trasformato i testi in immagini. L’esperienza di lettura potrà aprirci a una visione della tecnologia come estensione di ciò che siamo, all’unione di materico e virtuale, a nuovi modi di conoscere noi stessi.
Durante la traduzione delle poesie in immagini non sono stati adottati espedienti tecnici per indirizzare l’elaborazione verso risultati predeterminati, né i risultati sono stati modificati o ritoccati.
PoesIA è un nuovo modo di interpretare il testo poetico, un’esperienza che coinvolge il lettore nelle relazioni tra testi e immagini, alla scoperta di possibili interazioni tra sensibilità umana e Intelligenza Artificiale.
IMMAGINI E MUSICA
Le immagini elaborate dall’interpretazione delle poesie sono state a loro volta input di un secondo algoritmo, “osservate” e usate come ispirazione per comporre musica.
Dalle immagini generate dalla macchina attraverso la poesia, ai brani musicali originali generati dal dialogo tra macchine.
“La macchina è generata
da stringhe di codice e bit,
segue iterazioni matematiche.
In una macchina non c’è traccia di vita.”
“L’uomo è generato
da stringhe di DNA e cellule,
segue iterazioni sinaptiche.
Questo basta per definirlo vivo?”